N. Lygeros
Traduzione: Lucia Santini
Raphael Lemkin era una persona giuridica non uno storico. Il
concepimento del concetto di genocidio è giuridico non storico. Il
genocidio è la caratterizzazione di un crimine contro l’Umanità che è
definito da condizioni specifiche, accettate ormai dalla Carta
dell’O.N.U. Non esiste, dunque, nessuna questione ontologica e quanti
fanno affidamento su di essa per ignoranza o a proposito, è perché
vogliono diffondere altri messaggi. In ogni caso il Diritto
Internazionale sa benissimo cosa sia il genocidio e non attende
spiegazioni da nessuno. Non è, dunque, una questione con un sottofondo
storico. Non è in nessun caso una questione che crea incertezza. Il
concetto di genocidio è formulato per permettere la procedura di
correzione, la quale ha come fase iniziale il riconoscimento e in
seguito la penalizzazione. Si tratta, dunque, dell’etica di una società
che cerca di rispettare i diritti umani fino alla sanzione dei diritti
dell’Umanità. Così ci troviamo fisiologicamente e logicamente in un
contesto giuridico. Di conseguenza è di fatto competenza dei membri
del Parlamento decidere sulla correttezza di un disegno legge, per
essere poi trasformato in legge dello stato. Le discussioni intorno alla
storicità di tutta la procedura è semplicemente fuori tema. L’evento
che è caratterizzato con la parola genocidio è certamente storico, cioè
appartiene alla storia e nessuno dubita della sua esistenza. La
questione è un’altra. È il porsi la domanda se questo evento ha le
caratteristiche di un genocidio. E anche in questo caso la risposta è
semplice, visto che conosciamo la definizione del concetto di genocidio
tramite l’opera di Lemkin. Ora è la decisione della penalizzazione della
negazione del riconoscimento del genocidio che ci deve interessare, ma
anche questa decisione non ha nessun legame con gli storici. È solo e
solamente una questione di dignità della società quando sostiene di
avere un carattere umano. Una società che permette gli insulti e le
contestazioni riguardo l’esistenza delle vittime del genocidio, non è
umana. Una società non può nascondersi dietro alle istituzioni deve
anch’essa prendere posizione e decidere se è dalla parte della barbarie
o dell’Umanità. Questo e soltanto questo è il dilemma. Non è una
preoccupazione storica, ma è la decisione che è storica.
Πηγή: http://www.lygeros.org/articles.php?n=16484&l=it
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